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Nunzia PiccinniQUALCOSA DI ME…! Mi chiamo Nunzia Piccinni e sono nata a San Giorgio Jonico (TA) il 1 gennaio 1976. Mi sono laureata a Roma in Lettere moderne e ora studio Filosofia e faccio doposcuola. [email protected] Ho condotto alcuni programmi radiofonici ma le mie passioni più grandi sono la lettura (ho più di mille libri e non so più dove metterli!!!!!!!!) e la scrittura. Scrivo poesie da diversi anni e ho partecipato a tanti concorsi letterari, ricevendo importanti riconoscimenti. Alcuni miei lavori sono presenti in alcune antologie e spero di raccogliere in questo spazio virtuale commenti, consigli e suggerimenti da chiunque ami il dialogo e il confronto. PREMESSA Ho affidato a questi versi, i pensieri e le sensazioni che mi hanno accompagnata nei momenti più disparati. Scrivere mi permette di tirare fuori lati di me che, normalmente, restano sommersi. Lati che a volte mi spaventano, ma che quasi sempre mi attraggono e riescono a stupirmi. E allora scrivo per raccontarmi delle cose, per annotare quanto mi sfugge, per rileggere poi, e spesso ad alta voce, quello che mi riguarda più da vicino. Le parole dette o scritte, forse, non cambiano il corso della vita, ma di sicuro accendono il nostro egoismo e lanciano pillole di eternità che ringiovaniscono chi le sa raccogliere e invece disturbano chi sa solo schivarle. Ho messo insieme poesie che raccontano d’improbabili sogni o di incubi realmente vicini. Gli stati d’animo sono diversi e complicati. Si può passare dal dolore al piacere quasi come nei cambi di stagione, in modo a volte terribilmente lento, faticoso, noioso; e altre volte in modo improvviso, inaccettabile e inspiegabile. Ho scritto versi innocenti e indecifrabili, giovani e stanchi, ricchi e fastidiosi. Ho dipinto quadri fatti di parole nuove e insopportabili, tristi e sfacciate. Ho raccontato di giorni felici e di attimi terribili, di amori appassionanti e di cattiverie nude e senza senso, di creature angeliche e di mostri senza nomi e senza madri. Ho intonato canti dolorosi in questa festa generale e assordante che è la vita, tra cadute e risalite, tra lacrime e risate, tra ferite e ritocchi, tra grida strazianti e silenzi rassicuranti. Il mio universo vario e inesplorato si racconta tra queste righe, con imbarazzo e con fermezza, con ansia e lucidità, tra poesia e incoscienza, tra mattina e sera, tra luci e ombre, tra speranza e impazienza. Parlo della solitudine e della disperazione, di gioie e sconfitte, di potere dell’anima e di schiavitù del corpo. Il dolore parla un’unica e straordinaria lingua, che avvicina i cuori e libera le menti da pregiudizi e vizi di forma. Se le vittorie ci rendono più sicuri e meno attenti; la sofferenza ci fa riflettere e ci rende meno soli. Scrivo per sfogare la mia rabbia, per inventare ogni giorno domande nuove, per allontanare risposte indesiderate, per dare voce a chi vive di pause e di assurdi mutismi, per conoscere e amare gli altri interrogando me stessa, per trovare non una strada ma tante vie, tanti appigli, tante soluzioni per chiunque abbia voglia di mettersi in gioco, di passare al setaccio il proprio destino, scoprendo e imparando ad essere umani e fallibili, senza deliri di onnipotenza ma animati dalla volontà di crescere, di accettarsi e di rinnovarsi ad ogni età. ..
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Poesie di Nunzia Piccinni Alcune poesie sono illustrate con immagini dei dipinti dell'artista Sandro Curci di San Giorgio Jonico (TA) clicca sulle icone e leggi le poesie Poesie varie di Nunzia Piccinni
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