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Marie Liubòpseudonimo di Maria Teresa Liuzzi, vive a Taranto, dove nasce il 05/09/1975. e-mail: [email protected] Segue un percorso di studi classici e si laurea in Giurisprudenza. Attualmente è vicedirettrice in un centro di formazione professionale e docente in corsi di recitazione. Le esperienze di vita maturate a livello personale e il lavorare a stretto contatto con i giovani la portano a scrivere una narrativa rivolta a questo tipo di pubblico. Nel 2010 partecipa ad un workshop di scrittura creativa ottenendone l’attestato. A partire dal 2010 collabora con il “Rifugio degli esordienti” con il ruolo di lettore nell’ambito del servizio di lettura incrociata. L’amore per la scrittura, coltivata fin da bambina, diventa più di una passione solo negli ultimi due anni, quando prende in considerazione l’idea di scrivere non solo per sé, ma anche per gli altri. La Luna e il Drago è il suo primo concorso. Per lei scrivere è un po’ come intraprendere un viaggio di cui non si conosce la meta. Un viaggio da affrontare con lo zaino in spalla e tanta voglia di scoprire e sperimentare. È un percorso che si svela giorno per giorno e da cui bisogna lasciarsi trasportare con fiducia, come il gabbiano che nel suo volo si abbandona al vento. Quando il viaggio è terminato, si è pronti a mostrare agli altri le foto dei luoghi visitati e raccontare le avventure vissute, regalando, ad ognuno di loro, un pizzico di quella magia. Tra le sue passioni anche il teatro, che svolge con impegno dal 2001 a tutt’oggi, con impiego stabile presso la Compagnia teatrale “MASSIMO TROISI” di Taranto. Diversi i ruoli interpretati negli anni (info su www.troisitaranto.altervista.org). |
Autrice selezionata per inserimento nell' Antologia edita da Il Foglio Letterario Edizioni Premio Nazionale "La Luna e il Drago" 3° edizione 2011 con il racconto breve "Note d'amore" da cui è tratto il pezzo a seguire: "Avvertivo il lieve rumore dei ricordi che si muovevano silenziosi pronti a sferrare il prossimo assalto. Cercai di resistere alla loro dolce tentazione, pur sapendo che era tutto invano. Ben presto tutto intorno diventò sfocato, riuscivo a percepire solo la dolce melodia che mi giungeva come da un luogo lontano, un sottile filo che mi teneva ancorato al presente. " |