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4 chiacchiere con... Gordiano Lupi
di Anna Montella

Gordiano Lupi, scrittore poliedrico e direttore editoriale delle Edizioni IL FOGLIO, non ha bisogno di molte presentazioni.
Una personalità brillante, a tratti irruente. Un percorso creativo nato sul finire del secondo millennio di pari passo con la passione per Cuba, dove gli elementi del vivere quotidiano si mescolano e si intrecciano con il fantastico e il mistero in una dimensione “altra”. Tutti argomenti di cui si potrebbe dissertare per ore, ma non vogliamo tediare il nostro ospite con domande che gli saranno state rivolte mille volte e preferiamo, invece, una chiacchierata in un’atmosfera piacevolmente rilassata ed accogliente, tra le note appena accennate di una “salsa” e gli aromi speziati del caffè, nel nostro spazio letterario virtuale “al di la dello specchio”.
Gordiano. Un nome particolare, evocativo (il famoso “nodo gordiano” tra mito e tradizione) dal fascino stravagante. Nome d'arte o nome proprio imposto dai genitori? E, nel secondo caso, un nome così desueto, così inusuale cosa ha significato per il Gordiano bambino in un panorama di Marco, Giuseppe, Francesco...
- Gordiano è il mio vero nome, ma non lo sento così inusuale visto che discendiamo dagli antichi romani e che tre imperatori portavano questo nome. Pensiamo anche alla derivazione storica dalla città di Gordio che non è meno importante. Trovo più inappropriato chiamare un figlio Kevin o una figlia Azzurra. Ma tant’è… da bambino mi ha dato un po’ di problemi, certo, e pure di fastidi, avrei preferito chiamarmi Stefano. Adesso convivo bene con il mio nome. Prima di essere l'autore di successo che oggi conosciamo, chi era Gordiano Lupi e cosa pensava di fare "da grande"? - Sono un autore di successo? Scusate, ma non me n’ero accorto. A parte gli scherzi, tempo fa ho ritrovato un mio vecchio tema scolastico dove dicevo che da grande avrei voluto fare lo scrittore. In parte ci sono riuscito, pure se non campo scrivendo… Quali le difficoltà di pubblicazione, se ce ne sono state, del Gordiano autore, prima che diventasse editore? - Premetto che non sono un editore, ma il Presidente di un’associazione culturale che pubblica autori promettenti, narrativa fantastica, libri di cinema, saggi alternativi e autori cubani. Aggiungo che i miei libri non vengono pubblicati dal Foglio Letterario, a parte poche eccezioni di vecchie edizioni fuori commercio (Lettere da lontano, Nero tropicale) per il fallimento o la chiusura dei primi editori. Gordiano Lupi autore trova le stesse difficoltà di tutte le persone poco famose per pubblicare narrativa, anche se adesso ha trovato Perdisa Pop di Luigi Bernardi che è un grande editore. Per la saggistica cinematografica e su Cuba tutto è più facile. |
Un consiglio da esperto del settore ad un autore esordiente che pensa di avere qualcosa da dire. Come può un autore esordiente districarsi nella giungla delle case editrici a pagamento, dei concorsi truffa, delle facili illusioni?
- Male. Deve battere la testa da solo e verificare. Tanto ci siamo caduti tutti. Meglio farsi male una volta, capire e non finire più nelle trappole. Per il mio primo libro pagai un sacco di soldi a un piratesco editore di casa mia. Adesso ho fatto qualche passo avanti, ho collaborato con Rizzoli, Mursia, Perdisa, Profondo Rosso… Progetti per l'immediato futuro? - Continuare a lavorare per una Cuba libera al fianco di Yoani Sanchez, traducendo i suoi articoli e facendo conoscere in Italia il suo lavoro eccezionale. Per quel che riguarda i miei libri dovrebbero uscire alcuni volumi sul cinema italiano per Profondo Rosso: un testo su Tinto Brass, una storia dell'horror e una sorta di enciclopedia sulla commedia sexy e sulle attrici più importanti degli anni Settanta - Ottanta. Ho proposto a Perdisa un libro sull'Avana, magica capitale raccontata con le parole dei suoi più grandi scrittori. Sto lavorando a un libro di fiabe cubane e alla traduzione di un grande fumettista satirico cubano come Hernan H. - autore della striscia Gugulandia - che uscirà a fine anno per Cagliostro Press. Ne faccio pure altre, ma sono cose minori. Nel congedarci dal nostro ospite, ringraziandolo per la sua disponibilità, una domanda a bruciapelo: Se io dico 2012 lei cosa risponde? - Un bel film postatomico di Enzo G. Castellari! L'incontro con l'autore è tratto dalla newsletter del Caffè Letterario La Luna e il Drago - edizione speciale - giugno 2010 |